Campeggio 2022 a Malga Prà

Seconda stella a destra, questo è il cammino

Dopo due estati senza possibilità di organizzare attività estive per i giovani di Valli finalmente è stato possibile preparare il campeggio estivo per i ragazzi e le ragazze delle medie, grazie al grandissimo entusiasmo dei partecipanti e all’impegno degli animatori. 

Abbiamo colto l’occasione della ripartenza per mettere in piedi un campeggio un po’ diverso dal solito. Per la location si è pensato ad un posto che potesse ridurre la mole di lavoro di preparazione rispetto agli anni passati, soprattutto per i genitori che aiutano nel montare il campo (docce, bagni, lavandini per la corvée ecc.) ed è così che Malga Prà, località già nota agli animatori dei campeggi di qualche anno fa per la difficoltà nel piantare i picchetti e per l’aria che tira (perché la te fa batere le broche), è stata scelta come sfondo di questa esperienza estiva. 

Ebbene, noi animatori abbiamo avuto modo di assaporare il fortissimo vento che gira a Malga Prà ancora prima di iniziare la settimana con i ragazzi (che hanno rischiato di rimanere senza tende in cui dormire!). Infatti il venerdì prima della partenza, dopo aver montato tutte le tende e aver ben piantato tutti i picchetti, abbiamo trascorso la ventosa notte ciascuno all’interno di una tenda da solo per tenerle ancorate al terreno, con la paura di risvegliarci dentro ai laghetti. E’ iniziata così l’avventura di questo campeggio che ha portato, dopo mesi e mesi di siccità, anche la pioggia, infatti dopo la messa a S.Antonio siamo partiti a piedi con i ragazzi, zaini in spalla, kw e ombrelli, ma al nostro arrivo, ad accoglierci, abbiamo trovato il Signor Sole! 

Il tema del campo erano le costellazioni e il modo in cui ci si può orientare grazie ad esse. Il cielo quindi è stato il protagonista della settimana: l’abbiamo osservato di notte, cercando di trovare la stella polare, abbiamo fatto festa sotto le stelle e ci siamo svegliati presto per assistere allo spettacolo dell’alba davanti a un tè caldo. 

Durante le giornate, noi animatori abbiamo proposto ai ragazzi un momento di riflessione e di ascolto di alcune canzoni riguardanti il tema che riportiamo: 

⭐ Lunedì – “L’isola che non c’è” (Bennato): l’importanza del credere nei propri sogni al di là di quanto distanti possano sembrare; 

⭐ Martedì – ”Piccola stella senza cielo” (Ligabue): l’importanza di credere in sé stessi;

⭐ Mercoledì – ”La notte dei desideri” (Jovanotti): i desideri ci spingono a raggiungere qualcosa di distante da noi ma che desideriamo;

⭐ Giovedì – “Figli delle stelle” (Alan Sorrenti): l’importanza di essere un gruppo e sentirsi parte di esso, perchè siamo tutti fatti della stessa materia delle stelle;

⭐ Venerdì – ”Firework” (Katy Perry): ognuno di noi ha dentro sé un fuoco d’artificio che è uno spettacolo agli occhi degli altri.

Il mercoledì pomeriggio i ragazzi del 2008 sono partiti con zaini, stuoie e sacchi a pelo per l’uscita di terza media agli Spianamenti, meta a sorpresa che i ragazzi hanno molto apprezzato, visto che credevano di dover arrivare fino al Rifugio Papa! Durante il cammino è stato chiesto loro di raccogliere acqua, sassi grandi, sassi più piccoli e ghiaia che avrebbero utilizzato per un’attività alla sera. Dopo aver giocato e mangiato di gusto un panin onto preparato da Giulio, Anna e Valeria, verso tarda sera ci siamo riuniti per un esperimento con il quale abbiamo capito l’importanza di dare il giusto valore alle cose. Per farci stare tutto in un vaso dobbiamo infatti riporre per primi i sassi grandi (che rappresentano le cose per noi più importanti), poi i sassi più piccoli (cioè le cose che riteniamo un po’ meno importanti), la ghiaia (aspetti meno importanti rispetto a quelli precedenti) e infine l’acqua, così che tutto lo spazio del vaso, che rappresenta la nostra vita, venga riempito. Abbiamo quindi riflettuto su quali fossero le cose importanti alle quali ognuno di noi sente di dover dare la giusta importanza. 

La mattina seguente abbiamo ripreso la tematica e abbiamo svolto un’attività sull’importanza dello sfruttare bene il nostro tempo: i ragazzi erano divisi in gruppi e ciascuno aveva una lista di cose da fare in 15 minuti. Alcune impiegavano più tempo, per esempio lavare la propria tazza della colazione e prepararsi lo zaino. Queste rappresentavano tutti i nostri doveri (come lo studio, le faccende domestiche ecc), altre azioni sembravano senza senso, ma in realtà ci occupavano del tempo (come cantare una canzone, scrivere degli indovinelli). Abbiamo notato che ogni gruppo ha scelto di svolgere le attività in ordine diverso, alcuni hanno svolto prima le più “pesanti” altri invece quelle più “leggere”, altri ancora hanno sfruttato al meglio il tempo a disposizione svolgendo più attività contemporaneamente e tutti sono riusciti a rimanere entro al limite. Un gruppo ci ha spiegato che volevano lavare le tazze ma che in quel momento la cucina era già occupata da un altro gruppo e quindi si sono dedicati ad altro: l’essere flessibili quando incontriamo degli imprevisti ci aiuta molto spesso anche nella nostra quotidianità a casa, a scuola o al lavoro. 

Dopo le pulizie abbiamo raggiunto i nostri compagni di 1° e 2° media a Malga Prà con lo zaino più carico di esperienze e consapevolezza!

I ragazzi rimasti al campo invece, con l’arrivo delle nuove reclute, si sono improvvisati investigatori e si sono trovati a dover risolvere un enigmatico delitto; tra uno scalpo rivisitato e un’ avvincente rischiatutto è arrivata anche al sera e attorno al falò di campo abbiamo salutato e ringraziato gli animatori del 2004 per le attività proposte con l’augurio di poterne realizzare molte altre assieme.

Ritornate poi anche le terze medie è arrivata l’ora di dilettarsi con le Olimpiadi: freccette, staffetta, abilità cinesi, tiro alla fune e gli immancabili tornei di calcio e pallavolo e così dopo tutto quel correre e sudare i ragazzi si sono meritati la tanta agognata doccia. Via casacche e pantaloncini, benvenuti accappatoi! E dopo la doccia Malga Prà più che un campeggio si è trasformata in un salone di parrucchieri: trecce, treccine e semipermanente ne facevano da padrone. 

Quest’anno abbiamo avuto un’idea particolare per raccontare la nostra avventura ai genitori e per lasciare un ricordo ai ragazzi: si tratta di un diario di bordo in formato video. Durante la giornata venivano girati dei brevi filmati in cui i ragazzi venivano intervistati e raccontavano aneddoti divertenti successi durante il giorno; questi sono stati poi assemblati per creare un divertentissimo video-racconto della settimana di campeggio. Per avere e guardare questo video basta recarsi con una chiavetta USB in biblioteca da Erika (che ringraziamo davvero molto per la disponibilità!). 

Un grande grazie ai ragazzi che hanno partecipato, a cui speriamo di aver regalato un’esperienza che porteranno per sempre nel cuore, senza di voi che campeggio sarebbe stato? Grazie ai genitori e a chi ci ha aiutato a montare il campo, al gruppo dell’Alpe per averci concesso la magica location, al Don per averci sostenuto durante l’organizzazione e durante il campo, alle cuoche che ci hanno coccolati con degli ottimi piatti, alla pasticceria Busellato per averci portato una torta stupenda e a tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno contribuito a realizzare e rendere indimenticabile quest’esperienza. Infine grazie agli animatori e animatrici più grandi che ci hanno sostenuti in questa nostra esperienza, un po’ tutta una novità, prima e durante la settimana di campo!

Vi salutiamo proponendo la lettura di una parte del testo della canzone “L’isola che non c’è”, che ci spinge a continuare a cercare e a sperare in un futuro migliore per noi e per il mondo intero.

Ci vediamo la prossima estate! 

Gli animatori                                                                                                          

Seconda stella a destra

questo è il cammino

e poi dritto, fino al mattino

poi la strada la trovi da te

porta all’isola che non c’è  

Niente odio e violenza

né soldati né armi

forse è proprio l’isola

che non c’è, che non c’è

E ti prendono in giro se continui a cercarla

ma non darti per vinto perché

chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle

forse è ancora più pazzo di te! 

(Edoardo Bennato)

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