E!State Liberi
Giovani valligiani in viaggio tra nuove amicizie e grandi scoperte
L’estate 2022 è stata la prima dopo il Covid in cui i Gruppi hanno potuto fare un’uscita estiva senza troppe restrizioni. Per questo come animatori volevamo rendere l’esperienza arricchente e formativa e portare i ragazzi fuori da Valli e a contatto con altre realtà e persone, riprendendo un po’ il nostro percorso di animati dell’epoca pre-Covid.
Dopo una serie di proposte difficili da realizzare abbiamo provato a contattare l’associazione di Libera con la quale i gruppi hanno sempre collaborato. Fortuna ha voluto che a luglio inoltrato ci fosse ancora un campo estivo disponibile e abbiamo subito deciso di partecipare, sostenuti dai ragazzi e dalle loro famiglie che hanno dimostrato subito interesse.
Ma che cos’è Libera? ‘Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie’ è un’associazione che si occupa di contrastare le mafie in Italia attraverso la confisca e il riuso sociale dei beni confiscati e la sensibilizzazione della popolazione su queste tematiche. Ogni anno Libera organizza dei campi estivi rivolti ai giovani, ma non solo, con il progetto E!State Liberi.
Da Valli siamo partiti in 11 tra animati e animatori. Dopo un viaggio in treno abbastanza lungo siamo arrivati alla stazione di Alessandria dove ci aspettavano i membri dello staff del campo di Libera: Carlo, Augusta, Laura e Andrea.
Il nostro campo si è svolto a Bosco Marengo, un paesino in provincia di Alessandria (Piemonte), e si intitolava ‘Arte, natura e innovazione contro le mafie’.
- Arte perché siamo stati ospitati nel meraviglioso Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo: un luogo suggestivo e così grande, dove poi (spoiler!) avremmo deciso di organizzare una labirintica caccia al tesoro in notturna
- Natura perché siamo stati a contatto con la natura sia a Cascina Saetta, bene situato a Bosco Marengo e confiscato alla mafia nel 2005 ma ufficialmente inaugurato nel 2016 dopo una serie di vicende, che durante l’uscita presso le Strette di Pertuso
- Innovazione perché, come si legge nel sito di Libera, ‘nel 2017 presso la Cascina è stato allestito un impianto sperimentale e didattico di acquaponica, tecnologia che coniuga la coltura idroponica con l’itticoltura, nel totale rispetto della coltura ed allevamento biologici, senza pesticidi, senza concimi e a totale ricircolo d’acqua’
A vivere questa esperienza con noi c’erano: un gruppo di ragazze e ragazzi della parrocchia di S. Giorgio Martire, vicino a Mantova; Elisa, figlia di Laura dello staff di Libera e nostra compagna di avventure in questa settimana assieme a Galia, ragazza che da diversi anni partecipa tutte le estati autonomamente ai progetti di Libera, e Sileno, ex ferroviere in pensione che dava una mano alla gestione del campo.
Le giornate di campo erano divise in due momenti principali: lavori di pulizia e manutenzione alla mattina, incontri di formazione e testimonianze al pomeriggio. Durante le mattine ci siamo occupati della manutenzione di Cascina Saetta, della pulizia degli spazi del Complesso Monumentale e della preparazione dei pasti. Nel corso dei pomeriggi invece ci sono stati dei momenti di formazione, delle testimonianze molto toccanti e delle uscite sul territorio. Tra queste ricordiamo la visita al Museo della Resistenza di Rocchetta Ligure e quella ad Alessandria per conoscere le realtà della Caritas locale, l’Associazione San Benedetto al Porto fondata da don Gallo; abbiamo concluso questa giornata ad Alessandria con una squisita cena presso la Risto, cooperativa sociale che lavora con persone svantaggiate o con disabilità nell’ambito della ristorazione.
Abbiamo scelto 3 filoni che riassumono la nostra esperienza e ve li raccontiamo con le parole dei ragazzi che hanno partecipato:
AMICIZIA
“In questa esperienza abbiamo conosciuto delle fantastiche persone con cui abbiamo sviluppato, in soli cinque giorni, un rapporto di amicizia incredibile e duraturo; infatti, abbiamo intenzione di invitarli qui a Valli per rivederci e ripassare del tempo insieme. Ci siamo divertiti moltissimo e sono nate delle relazioni che continuano tutt’ora, quindi è sicuramente un’esperienza da ripetere! Siamo partiti per questo viaggio con dei pregiudizi, dato che i ragazzi del gruppo di Mantova erano più grandi di noi, e credevamo che non avremmo legato molto. Ma durante la settimana ci siamo ricreduti e conoscendoli abbiamo abbattuto tutti i pregiudizi che avevamo e pensiamo sia un ottimo modo per sbloccarsi e comunicare meglio in futuro”
Davide B., Gioele, Giulio, Tommaso
MAFIA
“In questa settimana abbiamo avuto molti incontri interessanti con diverse persone che ci hanno parlato del tema della mafia. Ci hanno raccontato la storia di Libera e le loro vicende personali nelle quali hanno avuto a che fare con la criminalità organizzata. In particolare abbiamo incontrato Marcello Scaglione, nipote del giudice Pietro Scaglione ucciso dalla mafia nel 1971, la cui storia ci ha molto impressionato, i figli del magistrato Antonino Saetta, vittima di mafia assieme al figlio Stefano, e Andrea Zummo, scrittore del libro ‘Palermo 1992. Lettera a un bambino nato al tempo del Covid’ che consigliamo a tutti di leggere”
Kevin, Nicholas
SCOPERTA
“Quest’esperienza è stata meravigliosa. Abbiamo scoperto nuove località, le loro storie, nuove persone che abbiamo conosciuto durante il viaggio e nel campo, con cui abbiamo legato molto. Abbiamo appreso nuove conoscenze sulla mafia, ad esempio che la mafia non esiste solo al Sud ma anche al Nord. Questo campo ci ha anche aiutato a crescere come Gruppo e soprattutto come persone. E ci permetterà di non avere più così tanti pregiudizi in futuro. Grazie a tutti/e!”
Davide P., Marco
Gruppo 2006
P.S.: abbiamo volutamente tralasciato alcuni dettagli della nostra uscita per incuriosirvi abbastanza da partecipare all’incontro pubblico in cui vi racconteremo personalmente ciò che abbiamo vissuto.
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